Omar Schena: il mulino della motivazione.

Scopriamo Omar Schena, 26enne ticinese che si sta facendo apprezzare nel panorama del culturismo svizzero. Omar si è aperto ai microfoni di Laborsport.com raccontandoci i suoi primi intensi anni fatti di allenamenti, sacrifici, malelingue ma anche e soprattutto parecchie soddisfazioni personali, che in questo ambiente sono il vero motore che fornisce la motivazione per dedicarsi mente e corpo a questa disciplina.

Da ragazzino ho sempre fatto diversi sport, ho praticato calcio, hockey e unihockey ma ho mollato tutto e mi son ritrovato ad iscrivermi in palestra per oppormi alla forma fisica che andava peggiorando

Il ragazzo, ancora 15enne, si iscrive quindi in palestra e l’impatto per lui è incredibile: inizialmente è solo una valvola di sfogo dopo una giornata impegnativa ma poi, senza nemmeno il tempo di elaborare quello che gli sta accadendo, si ritrova a dover gestire il suo hobby in modo più serio. Il suo fisico dà subito grande risposta e i miglioramenti sono visibili giorno dopo giorno ma, cosa ancora più importante, il potenziale del ragazzo di Prosito è ancora enorme. Omar capisce subito il “trucco del mestiere” e segue con precisione maniacale il triangolo magico: Allenamento-Alimentazione-Riposo. Qualche altro mese fatto di ghisa e tanta grinta porta poi il giovane in un’altra dimensione:

Credo che si tratti di un click mentale, perché andare in palestra è una cosa, fare l’atleta è un’altra. Questa disciplina ti occupa 24 ore al giorno, tra allenamento, cura dell’alimentazione e il riposo che non è un fattore da trascurare. Ora vivo solo per questo, ho i miei sogni e obbiettivi, e per la testa non ho nient’altro che raggiungerli.”

Quale disciplina pratichi?
Pratico il Bodybuilding o Culturismo. È difficile da spiegare, ma la parola “Disciplina” penso sia la parola esatta. Questo sport richiede precisione, dalla singola ripetizione in palestra alla grammatura precisa degli alimenti all’orario nel quale consumare il pasto, passando per le giuste ore di riposo. Ma non amo chiamarlo sport, è uno stile di vita, perché ti occupa tutto l’intera giornata. Ti rimane davvero poco altro.
Il culturista è una persona molto forte mentalmente, che non teme la solitudine e il dover affrontare preparazioni, allenamenti e diete molto dure. C’è molta differenza tra il culturismo e l’andare in palestra ad allenarsi semplicemente per tenersi in forma. Dipende sempre da quali sono gli obbiettivi. Ti prepari 16-18 settimane per una competizione che dura 10-15 minuti, sbagli un dettaglio e perdi. È una cosa veramente difficile da spiegare, se non si è dentro in questo fantastico mondo non si possono capire e ponderare gli sforzi che vengono fatti per questa disclipina.

Che impatto ha il Bodybuilding sulla tua vita?
Personalmente mi ha cambiato molto, mi ha davvero rafforzato a livello mentale. La disciplina, le regole, la precisione, la determinazione: sono tutte cose che ti cambiano e che ti porti anche nella vita di tutti i giorni. Questo assetto mentale lo applichi a tutte le cose che fai, ed è una cosa speciale. Lo vedo un po’ come un dono.

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Come trascorre la giornata Omar Schena:
La sveglia suona alle sei del mattino e per prima cosa mi fiondo sul tapis per fare un po’ di cardio oppure, se le condizioni me lo permettono, può capitare che esca a svolgere la sessione. In ogni caso, appena terminato il richiamo cardiovascolare, preparo il primo pasto della giornata, che consumo immediatamente. Fino a fine giornata consumo un pasto ogni 3 ore. Sono composti sempre da proteine, carboidrati e grassi e derivano sempre da fonti diverse. La mia giornata è subordinata alla programmazione dei miei allenamenti che, a sua volta, sono correlati al periodo dell’anno. Se ho una gara/spettacolo so che ogni allenamento terminerà con 20 minuti sul Tapis Roulant e solitamente tengo l’allenamento verso tardo pomeriggio se ne devo svolgere solo uno al giorno, se invece la preparazione implica la doppia sessione allora mi alleno anche prima di mezzogiorno.

Sogno nel cassetto?
Il sogno è diventare un atleta professionista. È stato fatto tantissimo, e nulla nello stesso tempo. Sono sempre stato visto da tutti come un atleta con grande potenziale. Ma posso dire che questi mesi hanno influito tanto. Negli ultimi 4 anni sono stato seguito da un preparatore ticinese, che mi ha fatto fare grandi progressi. Ero tuttavia arrivato a quel punto del potenziale dove si fa più difficile progredire e sentivo quindi che bisognava cambiare. Ho preso quindi la decisione di cambiare preparatore, ho conosciuto due professionisti operativi nella Svizzera interna e con loro sento di avere le basi per fare un gran lavoro. Quindi ora inizia il bello, c’è fiducia nei miei mezzi e non vedo l’ora di ripagarla sul palco. Vedremo cosa riserverà il futuro, ma ho sempre bene in testa cosa voglio. 

Omar lavora sodo ogni giorno per raggiungere il suo obbiettivo e affermarsi a livello svizzero ma nel frattempo  ha creato una rete di coaching online presso la quale è a disposizione per soddisfare le tante richieste che gli arrivano quotidianamente.

“Ho creato TeamSchena considerato anche le tante richieste e i messaggi che ricevo sui social. Da lì è nata questa idea. Amo fare anche questo parallelamente alla mia attività di atleta. Ma nello stesso tempo non mi sento un guru, né tanto meno una persona che fa un presuntuoso uso della propria esperienza. Durante questi anni ne ho acquisita abbastanza per poter aiutare la gente che vuole stare meglio con sé stessa. E personalmente rimango dell’idea che il corpo è un biglietto da visita. Sicuramente non rispecchia il valore di una persona, ma chi non vorrebbe guardarsi allo specchio e sentirsi bene?
In questa prima parte di anno ho deciso di aiutare persone che non fanno parte dei professionisti, ma semplicemente persone che volevano capire meglio come impostare una dieta: come mangiare, quanto mangiare, come allenarsi, perchè allenarsi e tante altre cose che aiutano a cambiare la mentalità e trasformare il corpo nella direzione dell’obbiettivo finale.
Ho avuto davvero un gran riscontro. Ho seguito tantissime persone e per il momento sono molto orgoglioso di quanto fatto. La maggior parte di esse è rimasta soddisfatta. I cambiamenti dei miei assistiti, laddove c’è il consenso, li pubblico sempre sulla pagina Instagram. In questo momento sto anche seguendo, à côté della normale attività di coaching, un progetto che riguarda la preparazione di 10-15 veri e propri atleti, del quale fanno parte ragazzi che mi hanno contattato anche dalla vicina penisola.”

Nella pratica come ti poni nei confronti della tua attività di coaching e qual è l’obbiettivo?
L’obbiettivo è sicuramente la soddisfazione dei miei ragazzi. Io, in prima persona, spingo affinchè l’obbiettivo prefissato insieme inizialmente venga raggiunto, ma non posso essere sempre presente in palestra e soprattutto in cucina con i miei ragazzi, è una causa che devono sposare e seguire con grande motivazione. Mi rendo conto di avere molta influenza sull’aspetto mentale dei miei ragazzi e proprio questo aspetto è da sempre il mio “cavallo di battaglia”. Automotivarsi è la chiave di tutto ma, cosa ancora più importante, ho notato che grazie ad alcuni veri e propri testi motivazionali, che pubblico di sovente sui social, riesco a trasmettere la piccola dose giornaliera di motivazione anche a chi mi segue.

C’è una frase tra queste che nel tempo hai fatto tua e nella quale ti ci ritrovi quotidianamente?
“Le menti mediocri condannano abitualmente tutto ciò che è oltre la loro portata” questa è effettivamente una frase con la quale convivo e che racchiude tanto della mia esperienza fino ad ora. Quando ho iniziato a lavorare sul mio corpo ed a credere in me stesso, ho sentito parecchio vociferare, ma la più grande soddisfazione è stata quella di notare che le stesse persone che mi criticavano si sono poi rivolte a me per alcuni consigli.

Chi ti contatta e quante persone hai già potuto seguire?
In 7 mesi ho seguito circa 50 persone. Non c’è una determinata categoria di persone che mi chiede aiuto, prendono contatto persone di qualsiasi tipo. Da chi vuole solo capire come seguire una determinata alimentazione, alla persona che invece vuole apprendere un metodo ottimale di allenamento per raggiungere un obbiettivo specifico, passando per chi vuole solamente capire come meglio dividere i gruppi muscolari duranti gli allenamenti. Ci sono poi persone che chiedono un aiuto profondo e da un certo punto di vista urgente perché  vogliono davvero stravolgere la vita e riprendersi in mano la propria forma fisica.

Che consiglio potresti dare a chi si approccia a questa disciplina e soprattutto ai più giovani?
Il mio consiglio è quello di credere profondamente nei propri mezzi, di continuare a lavorare sodo ogni giorno perchè, checché se ne dica, non c’è scusa, genetica o stanchezza che tenga. Se si lavora bene i risultati arrivano. Ai più giovani voglio solamente dire di imparare a “sentire il proprio corpo”, soprattutto in quest’ambito dove è l’unica cosa sulla quale lavorare e, siccome il corpo è il nostro, non bisogna farsi influenzare da gente che parla a vanvera. Bisogna agire con intelligenza e non spinti da motivazioni futili come, tra le più diffuse, quella di apparire. Ovviamente il mio non è solo business e resto volentieri a disposizione di chiunque volesse anche solo scambiare due chiacchiere.

 

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