Il miglior attacco è la difesa, o la difesa è il miglior attacco? Si può dibattere per ore e ore, ma una soluzione giusta o sbagliata non ci sarà mai. L’FC Agno il quesito non vuole porselo nemmeno. E allora via al rilancio societario costruendo un organico ‘fuori categoria’ in ogni reparto.
Il sodalizio presieduto da Gianfranco Rusca è rinato partendo dalla Quinta Lega, ma non si è mai nascosto al desiderio di risalire il prima possibile nei campionati maggiori.
L’FC Agno ha puntato su Davide Cantarella per difendere i pali di quella che sarà chiamata a essere la porta meno battuta del campionato.
La squadra allenata da Marco Peverelli conduce il Campionato di Quinta Lega gruppo 1 con 31 punti frutto di 10 vittorie e un solo pareggio, un attacco ‘monstre’ (68 reti in 11 partite) e un reparto difensivo capace di subire meno di una rete per partita, in media (9 le reti incassate ndr).
Merito anche di Davide Cantarella, giunto alla Chiodenda di Agno nel corso dell’estate per sposare al cento per cento il progetto dei biancorossi.
Nel giorno del suo 25esimo anniversario, l’estremo difensore dell’Agno ha parlato della preparazione invernale, obiettivi, prospettive e molto altro ancora.
Davide, innanzitutto tanti auguri. Quale bilancio puoi tracciare dopo un girone d’andata così promettente?
“Inutile dire che abbiamo svolto un’ottima prima parte di campionato. Ora, serve concentrazione e tanta dedizione. La preparazione invernale è fisicamente e mentalmente dura, ma siamo in ballo e ci piace ballare”.
Concordi con chi dice che il campionato è soltanto nelle vostre mani e siete padroni del vostro destino?
“Assolutamente sì. Ci abbiamo messo impegno e fatica ad arrivare dove siamo ora, ma ora abbiamo il destino nelle nostre mani e sta a noi completare l’opera”.
Per un portiere, quanto è “difficile” o “facile” parare per una macchina da gol come l’Agno?
“Fortunatamente davanti a me ho difensori fantastici, quindi il mio dovere è dare indicazioni e tenere sempre la squadra attenta. Compio anche degli interventi decisivi perché sono lì per quello e faccio il possibile. Quando non ci arrivo è perché hanno fatto un eurogol (ride ndr). Non posso darti una valutazione se sia facile o difficile, ma cerco sempre di farmi trovare pronto”.
Il girone d’andata rispecchia le vostre ambizioni iniziali?
“Il girone d’andata si è concluso sotto le nostre aspettative. L’unico mio unico rammarico restano i 2 punti lasciati a Gnosca, che ci avrebbero “ipotecato” un girone di ritorno più tranquillo, ma resto positivo e fiducioso sulla qualità che abbiamo nel nostro gruppo”.
Quali sono le insidie che possono celarsi dietro allo straordinario stato di forma dell’Agno?
“Come detto prima, siamo artefici del nostro destino: solo noi possiamo rovinarci con le nostre stesse mani”.
Com’è stato l’ambientamento in 5a Lega in questi primi mesi?
“Avendo svolto le giovanili nel calcio d’élite e le mie prime esperienze nel calcio attivi in seconda lega, il primo impatto non è stato semplice. È davvero un calcio strano che ha mille insidie sia nel allenamento sia nelle partite, ma come in ogni categoria ci vuole testa e voglia di mettersi sempre a disposizione per migliorarsi sempre sia singolarmente quanto collettivamente”.
*Tutte le foto sono di proprietà del FC Agno