Di ELCA
I molti avvicendamenti rispetto all’ultima sfida di campionato del Lugano proposti da mister Tami non sono bastati per invertire la brutta tendenza dei ticinesi, che dopo San Gallo, Young Boys e Zurigo, sono incappati nella quarta sconfitta consecutiva per mano del Lucerna, capace di espugnare Cornaredo per 1-2.
Il massiccio turnover, oggetto di critiche dal presidente Renzetti al termine del match, ha previsto il tanto atteso esordio dal primo minuto del bomber Janko oltre che l’impiego nell’undici iniziale di Krasniqi, altro rinforzo del mercato di riparazione in provenienza dal Chiasso.
Inoltre, per quanto concerne sia tattica che interpreti, enormi cambiamenti sono stati attuati nella linea difensiva bianconera ; passaggio alla difesa a 4 con un’inedita composizione mai proposta finora, che vedeva protagonisti Krasniqi-Rouiller-Golemic-Daprelà, con Sulmoni, Amuzie e Yao relegati in panchina.
L’atteggiamento dei padroni di casa è stato altalenante nel corso dei 90’ : un ottimo inizio propositivo, caratterizzato da un pressing organizzato ed intenso, ha permesso ai bianconeri di offendere a più riprese la retroguardia lucernese, senza però mai incidere.
Alla mezz’ora di gioco però, l’interruttore della luce è sembrato spegnersi all’improvviso, l’intensità del pressing luganese è calata e gli spazi per gli ospiti si sono ampliati, permettendone la concretizzazione del vantaggio.
Il rientro dagli spogliatoi ha nuovamente visto il Lugano imporre un buon gioco ed un buon ritmo, trovando il pareggio con una staffilata imprendibile dai 25 metri del proprio migliore in campo, Carlinhos Junior.
Poi però, come talvolta è accaduto nel corso della stagione, l’interruttore si è spento nuovamente e complice la sfortuna, il Lucerna ha fissato il risultato sul 1-2 definitivo con la doppietta di Schürpf (ex Lugano e Bellinzona, il giocatore ha infatti militato in riva al Ceresio nel corso del 2011 in prestito dal Basilea).
Insomma, dei segnali positivi arrivano senza dubbio da alcuni singoli come Junior in primis, Piccinocchi (anche lui al rientro dopo 3 incontri) e Daprelà (il quale tuttavia non è ancora al meglio della condizione) ; ma buoni riscontri emergono anche dalla prova collettiva della squadra in alcuni frangenti del match.
D’altro canto però, l’intermittenza con la quale si è cercato di mettere fine al possesso avversario, la poca lucidità e la mancanza di cattiveria in alcune frazioni della partita, non lasciano ben presagire per i prossimi incontri fondamentali per la stagione del Lugano.
Se a ciò si aggiungono le prove insufficienti di Krasniqi (che rimedia un rosso allo scadere), di un Mariani apparso poco lucido e forse a corto di ossigeno dopo le innumerevoli presenze stagionali (forse anche condizionato da qualche insistente voce di mercato?), ma soprattutto di Jankto, che è apparso troppo statico, senza quasi mai dettare la profondità ; ecco che di incognite per l’avvenire ce ne sono parecchie.
Ed ecco allora che la sosta dedicata alle selezioni nazionali arriva senza dubbio nel miglior momento possibile per mister Tami, il quale avrà a disposizione per due settimane quasi l’integralità della rosa per trovare la fine del tunnel.
Si prevede quindi duro lavoro in quel di Cornaredo in vista dell’appuntamento alla Maladière contro il Losanna del 2 aprile, incontro che diventa fondamentale nella lotta per la salvezza per i bianconeri ormai in crisi di risultati, ma soprattutto per la sfida decisiva che andrà in scena al Turbillon il 18 aprile contro il fanalino di coda Sion.
