Mendrisio, il sogno finali pensando al futuro. Che (piacevoli) conferme Perego, Tirelli e Cariglia

Ai più attenti non è sfuggito: il Mendrisio di Francesco Ardemagni è ancora in piena lotta per un posto alle finali. Roba da Prima Lega, dove bastano due risultati utili consecutivi per tornare ad ambire a obiettivi prestigiosi. Così come basta perderne due di fila e ti ritrovi lì a lottare per salvarti la pelle.

Se a 180’ dalla fine il club momò può ancora sperare nel “miracolo” è merito di tutti: allenatore, senatori e giovincelli. I primi hanno saputo infondere fiducia nei momenti più bui, quando tutto sembra sgretolarsi di punto in bianco. Mister Ardemagni si è invece visto costretto a reinventarsi un’intera difesa martoriata dagli infortuni. Ha avuto le giuste intuizioni riguardo agli elementi su cui puntare: i giovani Cariglia e Tirelli in qualità di terzini si sono rivelati delle ottime soluzioni al netto delle difficoltà.

Anche la scelta di investire su Giorgio Perego, 16enne proveniente dal vivaio, si è rivelata più che mai azzeccata. Il baby-centrocampista è esploso nella seconda metà di stagione, collezionando più di 700’ in in 16 occasioni: numeri mica male per un giocatore ancora in età Allievi B.

Il suo talento lo si è potuto ammirare già la scorsa stagione, quando con Roberto Gatti in panchina fu gettato nella mischia alla fine del primo tempo nello scontro il Gossau. Risultato? Corsa, grinta da vendere e un assist per Sarr nel momentaneo 2:0.

Non è un caso che la rete decisiva dello 0-1 in casa dell’Höngg porta la firma del classe 2001.

Il Mendrisio disputerà i restanti 180’ con il coltello tra i denti alla ricerca di un posto tra le grandi, che però dipende dai risultati di chi gli sta davanti. Vada come vada, ma se all’ombra del Comunale si dà continuità alla linea verde intrapresa…la strada sembra essere quella buona.

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