Il FC Agno è rinato ufficialmente la scorsa stagione, ripartendo dal basso: in una Quinta Lega che di fatto, per storia e tradizione, stava stretta al club biancorosso. E allora, mister Peverelli e i suoi ragazzi hanno scalato il primo scalino previsto: quello della promozione in Quarta Lega. Lo hanno fatto con merito, grazie a un organico d’altra categoria, ben studiato dai dirigenti del club malcantonese.
Tra questi figura anche una personalità di spicco come Sacha Cattelan, glorioso difensore del Chiasso un decennio fa e calciatore apprezzato nel nostro Ticino. Con il vice presidente dell’Agno abbiamo fatto il punto della situazione in vista del campionato di Quarta Lega. Competizione dove l’Agno vuole essere di certo protagonista.
Dopo la fantastica promozione dello scorso anno, con quali obiettivi ripartite in Quarta?
“Ripartiamo con rinnovato entusiasmo e vogliosi di confermare quanto di buono mostrato la passata stagione. Consci di disputare un campionato decisamente più competitivo, non vogliamo lasciare spazio a troppa ipocrisia: dal lato sportivo, per questa stagione, la promozione in terza lega è il nostro obiettivo numero uno!
In ogni modo, lavoriamo sodo non solo sul campo e ci auspichiamo di consolidare il FC Agno come una rinata realtà sportiva nel Malcantone e in Ticino”.
Sono stati fatti degli acquisti mirati…chi ha lasciato e chi è arrivato al club?
“Siamo felici e orgogliosi che il gruppo sia riuscito ad amalgamarsi decisamente bene nel corso di questa prima stagione appena conclusa dopo la rinascita. Siamo riusciti a confermare giocatori preziosi, mantenendo così compatta l’ossatura della squadra.
Non faranno più parte del FC Agno i bomber della passata stagione Luiz Rodrigues e Faradin Berisha, che siamo prontamente riusciti a sostituire con giocatori offensivi di qualità come Francisco Aguirre, Diego Serrao (entrambi dal Malcantone), Marco Dini, Christophe Turcotti e Leo Agostini (tutti dal Breganzona). Siamo nondimeno riusciti a riportare ad Agno Silvio Enrique (dalla Campionese), giocatore dalle qualità indiscusse che giostrerà verosimilmente davanti alla difesa. Inoltre, siamo ancora in contatto con diversi giocatori di cui alcuni si sono già aggregati al gruppo per le prime due settimane di preparazione”.
Vi siete messi d’impegno per riportare l’Agno dove merita. Qual è l’intenzione a lungo termine?
“Mi limito al lato sportivo. Siamo molto ambiziosi di natura. Tuttavia ci piace stare con i piedi ben saldati in terra. Siamo inoltre realisti, l’ambizione e la passione sono fondamentali ma per riuscire a raggiungere degli “exploit” sono diversi i fattori che entrano in gioco e devono collimare perfettamente. Il nostro obiettivo a medio-lungo termine è, ad oggi, raggiungere la seconda lega e riportare il FC Agno nel massimo campionato a livello regionale”.
Dietro a una grande squadra c’è una grande società. Quanto fa la differenza il vostro attaccamento alla maglia nel successo del team?
“Assolutamente vero, ciò che dice riguardo al connubio tra squadra e società! Abbiamo cercato di creare un comitato formato da persone molto valide, ognuna con mansioni ben definite che valorizzano le qualità di ognuno. Ciò che ci accomuna è la passione per il calcio e l’amore per il Borgo di Agno in generale, che per noi residenti si può definire viscerale. Gestire una società sportiva è un impegno importante, dentro ma soprattutto fuori dal campo. Per noi, che siamo tutti volontari, la passione e l’attaccamento alla maglia sono elementi fondamentali per poter garantire una certa qualità del nostro operato e soprattutto per essere costanti nel tempo”.
