Come settimana scorsa contro il GC, anche a Cornaredo lo Young Boys ha sfruttato un paio di regali della difesa avversaria per mettere in cascina tre punti preziosi in un principio di stagione che per molte squadre è iniziato con il cantiere delle incertezze ancora aperto.
I gialloneri non hanno impressionato e facendo la somma degli episodi che hanno permesso loro di superare due volte Baumann (bravissimo in paio di circostanze sullo 0-0) con quelli che hanno visto Junior e Ceesay sprecare occasioni ghiottissime, hanno capitalizzato al massimo ciò che ha riservato il caldo pomeriggio di Cornaredo.
Il Lugano ha incassato il verdetto senza farne un dramma. A parte i soliti scontenti che hanno abbandonato lo stadio dopo il dono di Yao ad Hoarau, gran parte del pubblico ha apprezzato il gioco offerto dalla squadra di Abascal (più volte in piedi ad invitare i suoi nel limitare al minimo indispensabile i lanci lunghi) che in più di una circostanza ha dato l’impressione di non meritare la sconfitta.
Il risultato della seconda partita non ha impedito ai tifosi di partecipare al completamento della grande giornata di festa per il 110esimo anno di fondazione del club.
Dopo maccheronata e partita con lo YB, la squadra è stata presentata ufficialmente ai sostenitori e ai simpatizzanti per poi festeggiare l’anniversario in compagnia dei Blues Brothers e di Radio 3i.
“C’è molto da lavorare” e questo lo aveva dichiarato il tecnico spagnolo prima della partita però è parso che le idee siano chiare. Il gioco è stato a tratti piacevole ed in un paio di circostanze è stata evidente la volontà di muovere la sfera creando una situazione di prolungato possesso per poi approfittare dei movimenti senza palla per bucare la retroguardia avversaria: cosa accaduta ad esempio al 36esimo nella più bella azione della partita che curiosamente ha visto finire Piccinocchi (il promotore) ad essere l’unico dietro la linea della propria metà campo quando l’azione si è conclusa con il centro di Sabbatini.
Non è piaciuta la direzione di Erlachner che non ha commesso gravi errori, ma come spesso accade quando in campo c’è una squadra ticinese ha usato pesi e misure differenti ed in particolare ha vissuto un blackout completo tra il 54esimo ed il 61esimo minuto sbagliando almeno quattro decisioni, tutte sfavorevoli ai colori bianconeri.
