Chiasso, un inizio disastroso. Mai così male (finora) dal ritorno in Challenge Legue

Che il Chiasso di Alessandro Mangiarratti dovesse battersi con tutte le forze per tentare di raggiungere la salvezza nell’attuale campionato di Challenge League era ben chiaro a tutti già da subito.

Che però fosse così difficile stare al livello delle altre, però, era meno prevedibile. E così, la giovane truppa rossoblù annaspa sul fondo della classifica a quota zero punti e con ben 11 reti incassate dopo 270′ di gioco e solo due fatte.

Numeri chiaramente da retrocessione che obbligano profonde riflessioni, specie a rivedere le azioni salienti della partita di ieri contro il Losanna, da parte di staff sì, ma giocatori in primis.

Perché i concetti puoi allenarli quanto vuoi, ma non sono né Mangiarratti né tantomeno Iuliano ad entrare in campo e lasciare, in due occasioni (letali), un ariete come Simone Rapp tutto solo a tu per tu con Mossi.

Vero è anche, a totale discolpa di una squadra priva dei mezzi economici che vantano le concorrenti, che il calendario non è stato benevolo con Josipovic e compagni. Ma è altresì vero che le prossime due partite, contro Sciaffusa ed Aarau, una a tre punti l’altra a zero, saranno fondamentali per provare ad appianare un campionato iniziato nel peggiore dei modi.

Mai, dal ritorno in Challenge League del Chiasso, è successo che i momò incassassero così tante reti nelle prime tre giornate. Solo nella stagione 2013-2014, infatti, ci si è andati solo vicino con 7 reti incassate.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: