Mendrisio-San Gallo e la regola “inventata” del Fair-Play al contrario

Per la trasferta a San Gallo, la parola d’ordine di Mattia Croci-Torti ai suoi ragazzi è stata “coraggio”.
Cos’altro chiedere a una squadra orfana di due giocatori chiave, in un reparto chiave e sostituiti in linea con il progetto da due ragazzini del ’99? Cosa chiedere a un centrocampo/attacco dell’età media di 20 anni(?).

In attesa dei referti che sanciranno quanto lunga potrà essere l’assenza dei fratelli Kabamba e sempre in attesa di almeno un rinforzo offensivo – ci siamo quasi, ma i tempi tecnici non incutono ottimismo – il Mendrisio si è recato all’Espenmoos con il chiaro intento di non farsi troppo male. La partita è stata quella più semplice da immaginarsi e non a caso il lavoro settimanale è stato “rallentato” dalla necessità di mettere insieme un blocco difensivo impostato sul tradizionale, abbandonando (temporaneamente?) l’idea di giocare a tre pur salvando il concetto di “protezione” alla propria retroguardia, unica arma possibile per giocare in trasferta contro le veloci ed organizzate u21 o in casa contro corazzate del calibro di un Baden.

Non che a San Gallo tutto abbia funzionato alla perfezione, ma gli intenti hanno trovato risposte di buon auspicio. Lo scopo era anche quello di tornare dal San Bernardino con un risultato utile: fattore che avrebbe dato consapevolezza del fatto che coraggio e convinzione possono e potranno essere elementi indispensabili a corredo di materia prima da migliorare e da istruire ancor più passionalmente con tattica e tecnica. Si potrebbe chiudere il commento sulla prestazione della squadra con un classico “, ottimo lavoro Crus”, ma trattandosi di una (pur bella) parentesi è meglio augurare a tutta la squadra un buon lavoro e che possa essere sereno e sorridente.

Le reti: di Alaimo (colpo di testa su torre di Maestri sugli sviluppi di un angolo di Moscatiello) e di Seidija allo scadere del primo tempo su calcio di rigore. Il 2-1 lo segna ancora su rigore Patrick Sutter al primo minuto della ripresa. Il Mendrisio ha colpito un palo sullo 0-0 con Maestri, uno dei migliori insieme all’inossidabile CrociTorti e al compagno di reparto Fomasi.

Pessima la direzione della terna che fra errori di regolamento e di valutazione ha inventato la regola del Fair-play al contrario: brutto e gravissimo episodio. Responsabilità prima del capo arbitro Sig. Marijan Drmic.

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