Remy Frigomosca scalpita. Non vede l’ora di tornare in panchina. La ‘sua’ panchina: quella del FC Locarno, che ha avuto l’onore di sederci soltanto per pochi mesi prima del fallimento delle ‘bianche casacche’.
Ma un guerriero come Remy non si è lasciato fregare dalla delusione di dover ripartire dalla Quinta Lega. Anzi… ne ha fatto un privilegio. Essere l’uomo della rinascita del Locarno era troppo stuzzichevole per tirarsi indietro, per uno come Frigomosca poi…figuriamoci.
Le bianche casacche sono ripartite. Lo hanno fatto in silenzio, senza mostrare le ferite di una storia cancellata solo a matita. Perché anni e anni nell’élite del calcio nazionale mica possono essere dimenticati così…
Il Locarno è ripartito. Con Frigomosca e con i suoi collaboratori. O meglio, con chi il Locarno ce l’ha stampato sul cuore.
“Ho scelto di restare – ci racconta Frigomosca – perché mi sono sempre sentito come a casa. Poi, diciamolo chiaramente, sei in quinta lega a Locarno. È una piazza che ti carica e ti stimola. Oltretutto sono diventato anche responsabile tecnico del settore giovanile…”.
Questione di cuore, appunto. “L’ambizione del Locarno è quella di ripartire in maniera sana a livello finanziario, di rifarsi il nome che merita e tornare dove li compete: cioè una Prima Lega Classic, almeno..”.
“A noi – prosegue –, giocatori e staff, spetterà il compito di riuscire a centrare gli obiettivi della dirigenza. Abbiamo lavorato a pieno regime per creare una squadra che soddisfi le nostre ambizioni. L’obiettivo, senza nasconderci, è chiaramente quello di vincere, riuscendo a superare tutte le insidie che una categoria come la Quinta Lega nasconde”.
Umiltà e lavoro. Questi gli elementi che Frigomosca reputa “fondamentali”. “Sono frasi fatte, ma è su questo che abbiamo sempre basato il nostro lavoro”.
“Conterà anche l’esperienza. Ora ho sette anni d’allenatore alle spalle. Di errori ne ho fatti, anche tanti. Ho commesso parecchie leggerezze, che mi sono servite per migliorare. Non da ultimo, abbiamo giocatori, anche se alcuni fermi da un po’, che in questa categoria faranno la differenza”.
“La rosa è valida e competitiva. Dobbiamo limare gli ultimi dettagli, ma per l’esordio del primo settembre contro il Moesa 2 saremo pronti”.
