Poteva essere una giornata che metteva fine a una serie infinita di partite senza vittoria. Poteva essere una data che gettava il passato alle spalle per tornare a sorridere. Poteva essere una giornata che spazzava via dubbi e incertezze, polemiche e sconfitte.
E invece no. Il Mendrisio non riesce proprio più a vincere anche quando lo meriterebbe. Perché, di vincere, il Mendrisio lo meritava davvero.
Al Comunale di Mendrisio in un caldo pomeriggio d’autunno è andata in scena l’importante match tra i locali allenati da Francesco Ardemagni e il Thalwil di Marco Bolli, avanti in classifica di otto punti rispetto ai momò.
Quello messo in campo da “Arde” è stato un Mendrisio riadattato e che a partita in corso si è dovuto riadattare alle dinamiche dell’incontro. Con i fratelli Kabamba e Seba Croci Torti ai box, Cvektovic si è spostato a fare il centrale al fianco del giovane Maestri, mentre Tirelli e Kandiah hanno operato come terzini.
Moscatiello è stato confermato in cabina di regia insieme a Mazzetti e Perego. Fuso comandava il tridente offensivo con Cocimano e Cortez sugli esterni.
Al 13′ però i padroni di casa hanno già dovuto cambiare i piani: Kandiah è uscito vistosamente ferito al volto. Dentro Sturm con Perego a fare l’indedito terzino sinistro e Cocimano in mediana.
Il Mendrisio schiaccia il Thalwil. Ci prova e ci riprova e al 26′ viene premiato con la rete di Maestri, abile a metterci il piedone su una conclusione di Cvektovic.
Due spaventi per i momò prima di colpire di nuovo. E se alla pausa possono andarci sul doppio vantaggio è merito di un miracoloso Cataldo e Cocimano, a cui è spettato il “semplice” tap-in dopo un bel centro di Sturm, abilmente imbeccato da un’apertura magistrale di Cortez.
Il Mendrisio entra in campo bene nella ripresa, poi cala con il passare dei minuti. A spaventare il Comunale ci ha pensato Sodano con la rete del 2-1. Otto minuti dopo però il Mendrisio affonda ancora: Cortez si libera palla al piede dei diretti marcatori e trafigge per la terza volta Kessler.
Ma non è finita qui. Perché gli incubi del passato sono ancora presenti nella memoria di Moscatiello e compagni. E gli ospiti approfittano di un calo fisico mentale abbastanza evidente.
Prima Ferricchio di testa su calcio d’angolo, poi Mesonero a dieci dalla fine gelano il Comunale: 3-3.
Il Mendrisio tira fuori gli artigli: ci prova in sequenza con Cortez,Moscatiello, Tirelli e Memaj, ma non c’è nulla da fare.
Il Mendrisio esce scornato ancora una volta e la classifica impone una serie di vittorie consecutive per ribaltare una situazione già critica.
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