Buon primo compleanno, caro Laborsport
Esattamente un anno fa vedevi la luce dopo settimane di prove generali, mesi di pensieri e ripensamenti. 365 giorni fa, con timidezza e determinazione, ti affacciavi sul web con degli obiettivi precisi e mirati. Sei stato creato per dare voce e spazio a tutti i protagonisti del nostro Ticino sportivo, poi sei cresciuto così in fretta che la ‘malattia’ per il calcio ha fatto sì che diventasse la categoria preferita.
Per chi scrive, oggi è un giorno felice. Perché al classico “tirare le somme” vede superati gli obiettivi iniziali, vede un seguito in costante aumento e soprattutto vede che sei apprezzato per quello che sei.
Diciamocelo chiaramente, senza l’affetto dei fedelissimi e l’afflusso degli “occasionali” era dura arrivare allo spegnimento della prima candelina. Eppure, ci siamo arrivati.
Ci siamo arrivati con nottate spese a decidere la linea editoriale e commerciale, con oltre 1670 articoli inseriti e migliaia di foto scattate in giro per il Ticino. Ci siamo arrivati con l’aiuto di chi ci ha sempre sostenuto e spinti dalla forza di chi non ha creduto in noi da subito.
Essere arrivati a oggi ci dà la forza e le energie di continuare a pubblicare per voi i contenuti, che siano mere news, interviste e semplici approfondimenti. Essere arrivati a oggi era solo il primo di tanti obiettivi ancora da centrare.
Caro “Labor”, in nemmeno 365 giorni hai saputo catalizzare l’attenzione di centinaia di migliaia visitatori, ma se c’è un passo di cui devi andarne fiero è il raggiungimento di una collaborazione giornalistica con La Regione, lo storico quotidiano del Canton Ticino. Ben pochi siti indipendenti sono riusciti a fare lo stesso…
In questo giorno speciale, ci tengo a ringraziare di cuore gli sponsor, le società e gli allenatori che hanno deciso di collaborare con noi in questa stagione. Ma sopratutto, ci tengo ad abbracciare forte chi ha lavorato, lavora e lavorerà dietro le quinte per continuare ad offrirvi “l’informazione come la desideri”.
Buon compleanno, caro Laborsport.
Riccardo Vassalli