14 ragazzini di 14 anni saranno esclusi, da settembre, dal Settore Giovanile del FC Chiasso. Se vi state sgranando gli occhi, lo capiamo. Lo avrebbero fatto tutti, tranquilli.
C’è da rimanere increduli di fronte al post Facebook di Pier Ceppi, militante del PLR nel Mendrisiotto. Il politico scrive che “il piccolo e quasi fallito Italico FC Chiasso, senza alcuna sensibilità, comunica dall’oggi al domani, che per 14 ragazzi di 14 anni a settembre non li/le faranno più giocare, questo perchè — pare da voci- che al loro posto ci saranno dei mini giocatori frontalieri presunti migliori (con i nostri soldi pubblici?)”.
Poi affonda il colpo: “Una società così, di mentalità, conduzione ed etica Italica MERITAVA LA RETROCESSIONE! Cosa ne pensa il Municipio e l’amico Sindaco Bruno Arrigoni? Questa genoria merita le infrastrutture ed i nostri soldi pubblici?! Da parte mia 3 pedate nel cu** al fu FC Chiasso”.
Rabbiosa anche la reazione degli utenti del web che scrivono: “Non possiamo e non dobbiamo accettare una situazione simile, questa è una vergogna!!! Non ho MAI sentito che una società sportiva si permetta di mandare via un gruppo così numeroso di ragazzi, per lasciare il posto a chi ?????? Ad altri ragazzi provenienti dall’estero o da chissà dove… Io sono nata e cresciuta a Chiasso e non posso credere che si stia cadendo così in basso… . I ragazzi “cacciati” sono gli stessi che questa sera sono comunque scesi in campo indossando la maglia del Chiasso per giocare una partita di recupero (e vincerla). Grazie ragazzi per l’esempio che avete dato, per continuare a mantenere il vostro impegno fino all’ultimo giorno della stagione … malgrado tutto.
Questa storia non può finire così, spero che chi di dovere intervenga e agisca usando la ragione e la coerenza”.
Un’altra scrive: “Vogliono solo dei piccoli campioni da sbattete in campo e non gli interessa nulla del gioco ricreativo e del benessere psico fisico dei nostri ragazzi”.
La verità, vi prego, su un caso che deve indurre a profonde riflessioni. Perchè adesso è arrivato il momento di fare chiarezza. E se necessario intervenga la politica. I settori giovanili del nostro Cantone, non solo a Chiasso sia chiaro, servono per educare, crescere e formare i nostri allievi o per fare business con ragazzini?