Per raccontare Chiasso-Paradiso si deve partire da un principio. Il risultato era ininfluente, anche se trovare fiducia fa sempre bene al collettivo. Chiasso e Paradiso non cercavano il risultato, ma tutt’altro.
I rossoblù sono giunti al match con un carico diverso sulle gambe rispetto alla squadra di Lanza, che più che la differenza di due categoria ha pagato la diversa intensità e approccio alla partita dei padroni di casa. Il Chiasso è a tre giorni dall’inizio del campionato. Il Paradiso ha ancora tempo per trovare la migliore quadratura.
Ma, tutto sommato, al Riva IV si è visto un discreto calcio. Chiasso e Paradiso non hanno disdegnato di giocare palla e terra e in verticale. A volte riuscendoci, altre (spesso) meno. Ma poco importa. Maccoppi e Lanza hanno avuto spunti a sufficienza per limare i dettagli da qui in avanti. Il Chiasso ha fatto la partita, come logico che sia. Ma il Paradiso, contrariamente a quanto può far dedurre il risultato, si è difeso con ordine. Ha pagato a caro prezzo le incursioni che la truppa momò ha messo in scena con maggiore determinazione. Sotto porta gli uomini di Maccoppi non si sono lasciati pregare, mentre il Paradiso non è stato così cinico da sfruttare le occasioni avute.
È finita 5–0 per il Chiasso che conferma i passi avanti in preparazione. Un 5–0 contro un avversario che, nei limiti del possibile, ha venduto cara la pelle. Il pokerissimo porta le firme di Almeida (2), Rossi, Berzati e Pollero. I momò hanno anche sbagliato un rigore con Facchin.