Da Liberatv.ch
SOMEO – Potranno mai maschi e femminile giocare contro in una partita di calcio? La questione è stata sollevata in più occasioni durante i Mondiali Femminili di quest’estate e i pareri sono discordanti. Difficile, se non impossibile, pensare a un campionato ‘misto’, vista e considerata la diversa natura fisica dei protagonisti. Non impossibile, invece, vedere il gentil sesso del pallone contro i maschi in un incontro amichevole.
È quanto avvenuto lo scorso sabato a Someo, dove la compagine locale guidata da Marco Ruberto (4° Lega) e il Football Femminile Lugano di Stefania Maffioli, fresco di qualificazione in Champions League, si sono sfidate in 90’ curiosi e suggestivi e sotto gli occhi di numerosi spettatori.
Il match, per la cronaca, è terminato 5-0 a favore dei padroni di casa grazie alla tripletta di Lunari e le reti di Burzi e Gianinazzi. Ma da dove è nata l’idea della singolare amichevole? “Il loro presidente Emanuele Gaiarin – ci spiega Ruberto – ha una casa a Someo e le ragazze hanno svolto un ritiro sul nostro campo la prima settimana di preparazione. La collaborazione con la nostra squadra è stata ottima e di conseguenza è nata l’occasione di disputare un’amichevole diversa dal solito”.
Ma quanto diversa? “Ovviamente l’aspetto fisico ha la sua importanza. I maschi per natura sono più muscolosi e in un contrasto deciso possono far male a una donna. Ci siamo confrontati con un’altra realtà di calcio, ma devo dire che il livello è ottimo. Dal punto di vista tecnico-tattico il Lugano è un’ottima squadra in grado di potersela giocare con i maschi. Fisicamente, invece, è logico che ci sia un divario”.
“È stata – conclude l’allenatore del Someo – una bella occasione e auspico che l’impegno e la competenza del Lugano Femminile possano portare ad altri bei traguardi per il calcio ticinese”.
È soddisfatta anche Stefania Maffioli. L’allenatrice delle bianconere aveva inizialmente “accolto con scetticismo la notizia dell’amichevole a causa del confronto impari dal punto di vista fisico. “Poi – spiega – mi sono dovuta ricredere. È stata un’ottima esperienza che ci ha permesso di chiudere la quarta settimana di lavoro con un test bello intenso e utile per le prime valutazioni”.
Secondo Maffioli, “questo genere di amichevoli sono delle buone iniziative, anche se ripeterle frequentemente non ci porterebbe benefici, visto che comunque bisogna sempre fare attenzione. Siamo però molto disposte a collaborare con tutte le società fuori dal campo”.
CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA COMPLETA