Caro Mendrisio,
Scusa per il ritardo con cui ti rispondo. Non so se hai ancora voglia di venirmi a trovare, ma non è stato facile decidere se continuare questa corrispondenza dopo tutti gli anni che abbiamo trascorso insieme.
Sono successe tante cose inspiegabili negli ultimi mesi e il ricordo che vorrei avere della nostra relazione è quello dei tempi in cui ci siamo innamorati. Non ci siamo mai lasciati e quanto accaduto la scorsa primavera è stata la conseguenza della tua malattia. Non ti ho voluto disturbare in mezzo ai tuoi guai e sai che non sono un ruffiano e nemmeno uno che se ne approfitta.
Ti ho perso di vista durante questa calda estate, ma ho visto che hai cambiato look. Se non sbaglio quando hai fatto la tua prima uscita pubblica non c’era nemmeno un titolare rispetto alla partita giocata contro lo stesso avversario un anno fa. Me la ricordo ancora. Quel giorno mi strizzasti l’occhiolino come a volermi far capire che mi stavo sbagliando.
Fu per tutti una pessima illusione ed il principio di una lunga serie di valutazioni errate e di cocenti delusioni, spesso immeritate. Ho pensato che per te non sarà semplice venirmi a trovare.
Ci potremmo vedere ogni venerdì da me in taverna. Se non ti farà troppo effetto, ci sono sempre le vecchie foto che ti piacciono tanto appese alle pareti. Ci sono i wimpel delle squadre con cui hai scritto la tua bella porzione di storia del calcio svizzero. Ci sono i raccoglitori con le statistiche. Ogni sera potremo discutere di una partita o di qualche storia che mi vorrai raccontare dei tempi in bianco e nero. Se non hai cambiato gusti, so sempre dove prendere quella crostata che ti piace tanto e anche come procurare il vino giusto per abbinarla.
Possiamo fare tardi. Oramai ho poco altro da fare. Se vuoi portare cose nuove, fallo con discrezione perché ne ho già sentite troppe e preferirei rievocare i vecchi tempi, anche se dolorosi come quella tragica sconfitta a Winterthur del febbraio 2011 o quella sera in cui si ruppe il grande Mira. Per scelta, non ho più il cellulare. Rispondimi via mail.
Ci vediamo da venerdì prossimo e ci prendiamo questo spazio per stare insieme ogni settimana. Farà bene a me e spero anche a te. So che spesso la mattina dopo dovrai partire presto, ma non riuscirei a darti appuntamento fisso in altri giorni. Un abbraccio. A venerdì.