Rombano i motori. In casa Mendrisio è tutto pronto per la nuova avventura in Seconda Lega Interregionale dopo l’amara retrocessione della scorsa stagione. Il club del magnifico borgo riparte da Mattia Tami, allenatore preparato e con le idee ben in chiaro come ha potuto constatare chi ha osservato le amichevoli estive.
Il Mendrisio riparte dalla trasferta sul campo del Gambarogno di Tazio Peschera. A poco più di 24 ore dal big match segnato in rosso con l’indelebile sui calendari degli appassionati di calcio regionale abbiamo scambiato due parole con il nuovo allenatore dei biancorossoneri.
Mister, come valuti la preparazione? È andato tutto secondo i programmi?
“La preparazione è stata piuttosto buona, abbiamo avuto qualche acciacco di troppo da gestire ma sono cose che capitano, soprattutto quando si cambiano i metodi di lavoro. Tuttavia stiamo gestendo bene la problematica, il nostro fisioterapista Alberto Lucidi sta svolgendo un grande lavoro per rimettere tutti i ragazzi a disposizione”
Che Mendrisio vedremo?
“Mi auguro che sia un bel Mendrisio, ho sempre amato il calcio propositivo e ovviamente non cambierò idea ora. Per me una squadra che gestisce il gioco è una squadra che merita di vincere anche se talvolta bisogna saper soffrire, perciò mi auguro che il nostro carattere sia l’altra arma vincente”
Partenza col botto con il derby: è un pro o un contro iniziare con una sfida così?
“Senza dubbio un contro, non tanto perché un derby (ne avremo altri 6 o 7 tra campionato e coppa), quanto per il fatto che troveremo un avversario che gioca assieme da tanti anni e che ha sviluppato nel tempo diversi automatismi che hanno funzionato alla perfezione l’anno scorso mentre noi abbiamo cambiato molto. Oltre a questo vi è il fattore mentale, il Gambarogno, ma pure l’Emmenbrucke che affronteremo nella seconda sfida, potranno contare nelle prime partite sull’entusiasmo ancora fresco delle promozioni appena ottenute”.
Quale l’obiettivo del Mendrisio in questa stagione?
“L’obiettivo del club non è stagionale ma riguarda l’apertura di un ciclo positivo, dove saremo alla fine di questa stagione sarà il campo a dirlo noi faremo il possibile per essere davanti. Non sarà facile, l’anno scorso il campionato è stato vinto da una neo promossa e nessuna squadra retrocessa è riuscita a risalire immediatamente in prima lega negli ultimi 8 anni a dimostrazione che non vi siano favoriti in questi campionati. Detto ciò siamo consapevoli di avere degli argomenti importanti, non ci sarà una partita nella quale il Mendrisio non entrerà in campo per vincere”.
Nelle amichevoli hai spesso chiesto di ‘pazientare’ ai tuoi prima di trovare lo sbocco. Vedremo un Mendrisio abile nel possesso palla?
“È una conseguenza di quanto dicevo prima, mi piacciono le squadre che mantengono l’iniziativa e credo che abbiamo le qualità per farlo, la difficoltà sta proprio nell’imparare a conoscere tutti i nostri punti di forza per metterli in evidenza, per questo servirà ancora un po’ di tempo prima di vederci al massimo delle nostre potenzialità ma sono contento di quanto fatto fino ad ora”