Caro Mendrisio: segno lampante che ai sedicenti artisti dell’attuale circo del calcio, il tradizionale epiteto di “giocatori” va decisamente stretto, ti sei soffermato sulla foto incorniciata di fianco alla lampada. L’hai fissata, mi hai chiesto se potevi toglierla dal gancio e l’hai messa sul tavolo.
Ti sei guardato in giro come a cercare qualcuno per chiedere conferma. Poi, come sorpreso, hai fatto un’espressione di particolare stupore come a voler glorificare almeno una buona parte dei soggetti. “Quelli erano ottimi calciatori: oggi giocherebbero in Lega Nazionale”, mi hai detto con voce sofferta. Non ti posso aiutare: non c’ero. In quel periodo avevo altro per la testa. Di cosa si tratta lo trovi scritto dietro la cornice. Anzi, ci sarà l’articolo di Sciarini sulla finale della 38esima edizione di Coppa Ticino tra Mendrisio e Stabio.
Risultato finale, sul perfetto biliardo di Rancate: 3–2 per il Mendrisio. Prima di leggermi la cronaca ti soffermi sul primo in piedi a sinistra e mi chiedi: ma è lui? Certo, quello lo so anch’io: Maurizio Jacobacci. Uomo della settimana dopo aver sostituito Gigi Tirapelle sulla panchina del Bellinzona al termine di una vicenda chiara a tutti, ma dal contenuto rimasto fedelmente nei cassetti delle redazioni per non creare problemi. Era lui a guidare quel Mendrisio mentre i gialloneri erano diretti da Antonino Criscimanni: entrambi i tecnici due ottimi calciatori di categoria che hanno giocato da professionisti.
E’ una foto d’altri tempi. Lo vedi in ogni espressione sui volti dei protagonisti. Che peccato non esserci stato, ma tu come fai a non ricordare? Troppi pensieri è? Vero che ne sono passate tante di facce. Io me ne ricordo poche però quello in mezzo schiacciato da tutti (il sesto nella fila in basso) mi sembra il Perugini.
Domenica si va alla Grossmatt di Hergiswil con 6 punti e nessun goal subito in due partite. Trasferta da rispettare (come tutte), ma probabilmente una delle più abbordabili della stagione. E’ iniziata bene dai: vediamo di continuare così che ce li si scrolla tutti di dosso da subito e guardarli dall’alto è il migliore dei modi per giocare con serenità e senza pressione. Forza!