Come volevasi dimostrare, anche se a volte preferiremmo essere smentiti, Amedeo Stefani non si spreca in quanto a sincerità. Ed è forse per questo che sono in molti a preferirlo ad alcuni artisti dell’ottimismo ad ogni costo.
Le incognite retrostanti questo Castello c’erano prima dell’inizio del torneo e ci sono ancora. L’inizio della stagione non ha sorpreso più di tanto se non coloro che avevano pensato ad una tattica del Mister per giocare a nascondino. Dopo il Sementina, è stato il Castello il secondo boccone ben digerito da un Vallemaggia che così come il suo ultimo avversario ha vinto due gare e ne ha perse altrettante. Un lunedì nero, quello di Mister Stefani che tuttavia non cerca alcun alibi: “Alla Pineta abbiamo perso meritatamente. Il Vallemaggia ha lottato ed ha messo più carattere e volontà di noi dandoci una lezione e una motivazione in più per riflettere sulle nostre mancanze. Concluderemo questo mini ciclo di tre trasferte consecutive sabato ad Ascona, ma non voglio che ora possa essere il calendario a fornire attenuanti che non ci sono”.
Dopo una delusione bisogna rimettere insieme tutto quello che serve per ripartire dalle convinzioni. “Si è soliti dire che le partite durano sempre tre giorni per un allenatore: il giorno prima le sogni, poi le giochi ed infine possono provocare quegli incubi notturni dei quali faremmo volentieri a meno. Sono convinto dei valori del nostro gruppo però ci vorrà ancora un attimino di tempo. Ancora qualche settimana e dovremmo finalmente aver recuperato tutti quanti nella loro miglior condizione”.
Resta questa sensazione di delusione .“Più che altro spiace in primis per i ragazzi. Mi sento il loro fratello maggiore e sono consapevole che dobbiamo migliorare in tante cose. Nessun dramma dopo quattro partite. Nulla è compromesso rispetto ai nostri obiettivi. L’importante è arrivare al campo con il sorriso e preparare al meglio quella che contro l’Ascona dovrà essere una grande gara”.
In definitiva ci si aspettava qualcosa in più? “ Avevo detto che saremmo partiti con qualche problema di organico. Sono convinto — po’ come la realtà degli agricoltori — che si possa seminare bene e vedersi rovinare il raccolto da una tempesta. Noi abbiamo
fatto del nostro meglio e sul lungo termine credo torneremo a lottare per le prime posizioni. Se poi avrò sbagliato valutazione cercheremo di capirne i motivi”.