Il Solduno di mister Demir, ormai, non è più una sorpresa, ma una piacevole conferma. Dopo aver brillantemente dominato lo scorso, interrotto, campionato il Solduno ha ripreso a marciare a ritmi da prima della classe anche nella stagione iniziata all’ombra del Covid-19. Come la scorsa volta, anche in questo caso la banda di Demir arriva allo stop forzato forte della prima posizione in classifica.
Con l’allenatore locarnese abbiamo scambiato due chiacchiere.
Cosa ne pensa dell’interruzione?
“Calcisticamente parlando mi dispiace molto, sportivamente parlando mi dispiace altrettanto, umanamente penso vi sono oggi sicuramente altre priorità al Calcio in generale”.
Si poteva agire diversamente?
“Difficile dirlo: mancavano 4 partite, a conti fatti si trattava di due settimane scarse se pianificati dei turni infrasettimanali. Ripeto, dal punto di vista sportivo-calcistico, dispiace molto non aver terminato il girone di andata, ma se una decisione è stata presa, come in partita, penso che rimuginare, non porti più a nulla. Piuttosto, come è stato detto da qualcun altro, ed ho letto su vari portali, sicuramente si sarebbe potuto organizzare o pianificare in maniera diversa il girone di andata, visto il prevedibile arrivo di una seconda ondata di contagi da Covid-19, ma anche qui, facile dirlo adesso. Probabilmente, come tanti, positivi e speranzosi che questo Virus venisse contenuto in modo più efficace, ci si è svegliati dal dolce sonno “va tutto bene”, rimarcando invece che il virus è presente e ci accompagnerà per i prossimi anni; purtroppo bisognerà conviverci ed è importantissimo continuare a rispettare quelle piccole regole igieniche e di distanza che ormai si ripetono da quasi un anno, continuando a responsabilizzarci in forma individuale e a livello di gruppo/i di persone”.
Il suo Solduno comanda ancora la classifica. Se lo aspettava?
“Sicuramente mi aspettavo e mi aspetto di fare un campionato da protagonista fino a giugno; abbiamo un conto in sospeso con la “sorte sportiva”.
Come gestisce un allenatore questa pausa? Sente i suoi giocatori e collaboratori?
“Non ho mai smesso di sentire la Squadra e tutti i suoi componenti: staff, giocatori e società. Tra qualche settimana comincerò a sentire i giocatori e vedere come gestire il discorso legato agli allenamenti individuali e/o di piccoli gruppi. Con lo staff stiamo pianificando gli allenamenti, rispettivamente con la società stiamo pianificando girone di ritorno e la stagione prossima, in modo da farci trovare preparati alla ripresa”.
Chi vede come principale rivale alla sua squadra?
“Nel girone ci sono più squadre valide: metterei Gordola, Ravecchia e Losone sullo stesso piano, rimarcando che la prima ha il miglior attacco e la miglior difesa del girone e che l’unica partita che ha perso in campionato è stata proprio contro di noi. La seconda, Losone Sportiva, sono due mezze stagioni che fa molto bene, unica compagine ancora imbattuta, anche se leggermente staccata visti i 3 pareggi all’attivo; infine il Ravecchia, una squadra ben allenata dal mio amico Suleymani, organizzata e che fino adesso ha fatto davvero molto bene, rispetto alle ultime stagioni.
Un mio dispiacere, è stato proprio questo, non aver potuto affrontare Losone e Ravecchia in questo momento, in cui sentivo che la nostra Squadra stava crescendo molto. Pace. La primavera è vicina, le occasioni non mancheranno”.
Dove deve migliorare ancora il tuo gruppo?
“Dobbiamo migliorare in tantissime cose: palleggio, finalizzazione, fase difensiva, comunicazione tra i singoli o reparti, … ci sono davvero tante cose, ma l’attitudine è ottima, piano piano, arriviamo dove vogliamo”.