La (breve) pausa invernale è già giunta al termine per il Lugano di Maurizio Jacobacci. I bianconeri sono scesi in campo oggi per recuperare la sfida in casa del Sion, approfittando della finestra ‘libera’ concessa dalla SFL. “La prima partita dopo la sosta – aveva ammonito Jacobacci in conferenza stampa – non è mai uguale alle altre”.
Uguale alle altre, però, per un certo verso è stata. Nel senso che il Lugano ha saputo imporre il proprio gioco, si è difeso bene e ha sprecato alcune occasioni che avrebbero potuto cambiare il risultato finale. “Sulle finalizzazioni – diceva ‘Jaco’ alla vigilia del match – c’è da lavorare”. Ma ci vuole tempo e pazienza. E pazienza se dal Vallese il Lugano esce con un ‘solo’ punto. Si dice che ci si accontenta gode. E i ticinesi hanno goduto parecchio.
Perché la fase di equilibrio è stata spezzata solo dal rigore trasformato da Grgic a quindici minuti dalla fine. Ma abbiamo imparato a saperlo: mai, e mai davvero, dare il Lugano per spacciato. Anche se mancano solo due giri d’orologio al fischio finale. È lì, che viene fuori la mentalità predicata dall’allenatore luganese. È Daprelà al 95′ a fissare l’1–1 che mantiene il Lugano al terzo posto in classifica, evita la sconfitta e mantiene l’imbattibilità lontano da Cornaredo.