Se il Castello viaggia a vele spiegate in cima alla classifica di Seconda Lega tanto lo deve al suo portiere Mirco Martinazzo, prelevato ormai quasi due anni fa dai cugini del Balerna. Spesso autore di interventi decisivi, l’estremo difensore delle ‘caprette’ impressiona sempre per rendimento e costanza. Con lui abbiamo scambiato due chiacchiere a 360° approfittando della pausa dei campionati.
I campionati sono fermi ormai da tempo e non si sa se e quando si potrà riprendere. Come stai vivendo questa pausa forzata?
Ne sto approfittando per studiare molto, siccome sono all’ultimo anno di un master. Per il resto vado ogni tanto a correre ma mi mancano molto il contatto col pallone e l’ambiente dello spogliatoio.
Sette vittorie, un pareggio e una sola sconfitta. Un’andata spaventosa, con i numeri che parlano da soli. Qual è il segreto dell’As Castello?
Il segreto è che Castello è una piccola isola felice. Uno staff, dal mister Amedeo al massaggiatore Vito, e una società, con Davide Kleimann in primis, che ogni giorno fanno di tutto per metterci nelle migliori condizioni possibili. Andare ad allenamento è un piacere e penso che quando ti diverti e lavori bene poi i risultati si vedono la domenica.
“Andare ad allenamento è un piacere. Arnaboldi? Impressionante”
A livello personale invece sei stato autore di un’ottimo girone di andata. Anche qui frutto del buon lavoro settimanale con il mister dei portieri?
Il nostro allenatore dei portieri, Angelo Castelli è molto preparato e ci massacra in settimana (ride, ndr.). Scherzi a parte, ci fa lavorare duramente e molto bene e anche in questo caso penso che la domenica rispecchi quello che si fa in settimana.
Per quanto riguarda invece gli altri portieri del campionato, quali sono quelli che stimi maggiormente?
In seconda lega i portieri sono tutti molto bravi ma se devo fare dei nomi direi Giorgio Marcionelli, che stimo molto, Vaghi del Coldrerio, con il quale ho giocato il primo anno a Balerna e infine Capelletti del Vedeggio, che è intramontabile ed è stato per me una figura molto importante il primo anno a Chiasso.
E gli attaccanti più difficili da incontrare?
Sarà scontato ma dico Simunac. Semplicemente incontenibile, in seconda lega fa quello che vuole. Però vorrei anche spendere due parole per un mio compagno. Matteo Arnaboldi è un giocatore clamoroso e mi sorprende ogni volta che lo vedo toccare palla. A tratti sembra quasi un adulto che gioca in mezzo ai bambini…
Per quanto riguarda questo campionato, quali credi che siano le squadre che vi daranno filo da torcere per la vittoria finale?
Il Morbio è un’ottima squadra, con un allenatore molto preparato e sicuramente diranno la loro. Poi il Malcantone e l’Ascona, con cui non abbiamo ancora giocato quest’anno, penso che siano entrambe molto forti e potranno dire la loro.