Continua il giro di interviste di Laborsport.com ai protagonisti del nostro calcio. Oggi è il turno dell’allenatore del FC Paradiso Fernando ‘Nando’ Cocimano, alla guida dei Leoni luganesi dalla scorsa primavera. Con lui abbiamo parlato, ovviamente, della sua squadra, dell’equilibrio tra reparti, di rammarichi, idoli e tanto altro ancora.
Quello visto nella prima parte di stagione è un Paradiso che sembra poter puntare al podio. È corretta la nostra visione?
“Sicuramente col livello calcistico che avevamo raggiunto quando si è fermato il campionato sono completamente d’accordo. Purtroppo ad oggi sono passati 3 mesi e ancora non siamo sicuri di poter ricominciare alla fine di febbraio, quindi fare pronostici non è mai facile in questa situazione incerta”.
Le uniche due sconfitte sono forse esagerate per quanto visto. Di misura (0–1) e con la tua squadra sempre in partita. Cosa è mancato per aggiudicarsi almeno un punto?
“È vero, abbiamo perso due partite di misura con le due squadre che erano prime in classifica in quel momento. Ricordo col Tuggen un loro gol su rigore e noi tutto il secondo tempo con un uomo in meno, ci abbiamo provato, siamo stati in gara fino alla fine, però in quella partita non abbiamo creato le situazioni per raggiungere il pareggio.
Invece col Wettswill abbiamo preso un gol nei primi minuti, dopo di che si sono chiusi nel loro campo e noi abbiamo cercato in tutti modi il gol che ci permettesse almeno il pareggio, creando diverse situazioni e facendo una gran prestazione Per rispondere alla sua domanda ci è mancata la pazienza e la fretta ci ha portato a sbagliare l’ultimo passaggio”.
Ha a disposizione una rosa ben fornita in tutti i ruoli. In Prima lega l’equilibrio fra reparti è fondamentale?
“Credo che in tutte le categorie l’equilibrio fra i reparti sia fondamentale, grazie al lavoro della società noi contiamo su di una rosa che rispecchia questa linea. In questo momento difficile dobbiamo essere bravi a mantenere questi giocatori, e sono sicuro che con qualche rinforzo saremo ancora tra le prime della classifica”.
‘Nando’ Cocimano a quale allenatore si ispira?
“Mi piace il calcio dove si cerca di essere sempre protagonisti, di avere il domino del gioco e del campo. Non mi piace la speculazioni, preferisco vincere 5 a 4 che 1 a 0. Credo fermamente che il metodo e la forma siano importanti. Quindi non direi che mi spiro ad un solo allenatore, cerco di rubare qualcosa da tutti. Però se dovessi darle per forza un nome scelgo uno che non allena più però che ha fatto tantissimo per il calcio argentino e si chiama Cesar Luis Menotti, campione con la Nazionale nel lontano 1978”.
La squadra che più ti ha colpito in questa prima fase?
“La squadra che mi aveva colpito la prima volta che l’abbiamo affrontata è stata il Thalwil, per gioco, per qualità dei suoi giocatori. In coppa però ci siamo nuovamente sfidati e noi abbiamo fatto la miglior partita della stagione mentre loro non erano gli stessi. Dopo non posso tralasciare il Tuggen: non a caso tutti gli anni fanno le finali”.
Come stai seguendo i ragazzi in questa delicata fase di stop?
“Con lo staff siamo in contatto con i ragazzi, abbiamo fatto qualche riunione tramite Zoom e il preparatore atletico ha inviato un programma di condizione fisica da seguire, adesso stiamo valutando la possibile ripresa per la fine di febbraio, quindi nei prossimi giorni aggiorneremo il programma dei lavori da fare a casa. Comunque speriamo che questo situazione finisca il prima possibile, il calcio ci manca parecchio”.
*Foto Flavio Monticelli