Lugano Femminile, parla il ‘pres’ Rusca: “Qui si respira voglia e passione di fare calcio. L’Inter? Un incentivo”

Gianfranco Rusca è il nuovo presidente del Lugano Femminile. Già alla guida dell’Agno fino alla scorsa stagione, il neo numero uno delle ‘ladies’ bianconere si racconta a due giorni dal prestigioso incontro amichevole contro l’Inter.

Presidente, quanto ti era mancato il calcio dopo il (breve) periodo di astinenza?

“Ad Agno abbiamo fatto un’impresa, ricostruire un movimento calcistico e riportare il FC Agno nella massima categoria del calcio regionale. Per raggiungere questi risultati é stato necessario profondere un enorme sforzo psico-fisico , e questo periodo mi é servito per ricaricarmi e riflettere”.

Rientri in un contesto diverso come quello del calcio femminile, cosa hai trovato e cosa ti aspetti?

“Sinceramente ho trovato un ambiente dove si sente la passione e la voglia di calcio. Abbiamo un grande gruppo che va guidato ed organizzato per poterci confrontare con le migliori squadre del campionato svizzero”.

Il calcio femminile, anche in Ticino, ha un potenziale incredibile da mostrare. È cosi?

“Il calcio femminile é in grande crescita ed ha un incredibile potenziale. Le ragazze sono testimonial di importanti valori che vanno veicolati verso i giovani e la società tutta”.

Quali gli obiettivi del FC Lugano a medio termine?

“Obiettivo per questa stagione é fare un campionato tranquillo e far crescere le giovani , mentre per le prossime stagione creare una struttura del movimento giovanile che possa essere un punto di riferimento per le giovani appassionate di calcio , cercando dove possibile collaborazione con le altre squadre ticinesi”.

La partita con l’inter sarà un ottimo banco di prova…

“La partite con l’Inter spero possa essere da incentivo per le ragazze, ma in particolare vogliamo incuriosire ed attirare la gente a vedere giocare le nostre ragazze.Il calcio deve fungere da aggregante per la popolazione, facilitare integrazione e portare un modello di regole e disciplina dentro e fuori le case. Per fare questo occorre lavorare , impegnarsi a tutti i livelli dentro e fuori dal campo”.

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