Femminile, Lugano 2 tra crescita e formazione. Il ruolo dei genitori: “Passione, impegno e costanza ripagano i sacrifici fatti”

Il Lugano Femminile 2 è in netto stato di crescita. E non solo dal punto di vista dei risultati. Atteggiamento, maturità e consolidamento del gruppo sono in effetti sotto gli occhi di tutto. Merito di coach Antonio Paolillo, delle ragazze stesse e anche di chi la ragazze le supporta e sopporta a casa: i genitori. Abbiamo quindi tracciato una panoramica con la più giovane calciatrice tra le bianconere (2006) e alcuni genitori.

Abbiamo quindi tracciato una panoramica dando la parola alla più giovane calciatrice in squadra (2006) e a tre genitori delle bianconere.

Sei la più giovane della squadra (2006), sensazioni a giocare con gli adulti?

“Ottima sensazione, c’è stato un grande cambiamento, quando sono in campo non cambia nulla, guardo e cerco d’imparare dalla loro maggiore esperienza”

Rispetto al settore giovanile, quali differenze hai notato in campo e fuori?

“La differenza è che in questo campionato il gioco è più fisico, ci vuole una buona condizione. L’intensità delle partite è più alta, ci si deve muovere bene tatticamente oltre ad avere una buona tecnica. Mentre fuori dal campo siamo un’ ottimo gruppo”.

State mostrando passi avanti. Siete consapevoli del potenziale ancora da esprimere?

“Effettivamente stiamo crescendo e c’è parecchio potenziale che andrà a migliorare lavorando intensamente”.

Dove può arrivare il Lugano 2 a fine stagione?

“Purtroppo abbiamo perso 5/6 punti un po’ malamente, sono sicura che possiamo recuperare e arrivare nei primi 5 posti”.

Parola ai genitori

“Il nostro ruolo di genitori è stato ed è fondamentale per supportare la passione per il calcio di Diana. Sono ormai 15 anni che sosteniamo e aiutiamo nostra figlia, perchè vediamo che la rende felice e pensiamo che la sua passione per questo sport la aiuta anche a crescere e a maturare. Naturalmente ci sono stati e ci sono periodi più duri di altri, dove per esempio ci sono dei cali del rendimento scolastico di Diana. L’abbiamo sostenuta e spronata a continuare comunque, cercando di tenere un miglior equilibrio tra gli impegni scolastici e quelli sportivi”.

“Come genitori ci ricompensa il fatto di vedere la passione, la costanza e la forza di volontà dimostrata sempre da Diana sin da piccolina. Niente e nessuno poteva farle perdere un allenamento o una partita, ci voleva andare anche se non stava bene. Questo ci ha sempre impressionato e resi orgogliosi di Diana. Fino ad oggi. Secondo noi i miglioramenti di Diana sono dovuti ad anni di allenamenti e al suo costante impegno. Inoltre al fatto che, nonostante i diversi infortuni, in particolare alla caviglia, Diana non si sia mai scoraggiata e abbia continuato ad allenarsi con pazienza e dedizione. Ovviamente anche il ruolo degli allenatori è fondamentale. Negli ultimi anni ci sono stati dei momenti di sconforto e di disorientamento (per le giocatrici e anche per noi genitori), dovuti ai repentini cambi di responsabili ed allenatori, oltre agli avvenimenti. Secondo noi questo non ha giovato per niente al Team delle giocatrici. Sembra invece che adesso vi sia più attenzione, cura e valorizzazione verso le giocatrici e di questo noi ne siamo molto contenti”.

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