Gianfranco Imperato è presidente del FC Melide e non può che dirsi un presidente felice. Al giro di boa della stagione 2021-2022 si trova in prima posizione sia con la squadra in Terza Lega (Gruppo 1) sia con la seconda squadra in Quinta Lega. Dalle parti di Melide, però, è la calma a farla da padrone. Il ‘pres’ dei canarini si racconta a Laborsport.
Presidente, un girone d’andata sensazionale direi per le due squadre…era il vostro obiettivo?
“Circa due anni fa mi sono presentato al Comitato del FC Melide con una proposta finanziaria e sportiva molto semplice: supporto finanziario (con tutti i miei limiti…) per il mantenimento della filosofia gestionale attuale (amatoriale per davvero… chi ha orecchie per intendere intenda…) e obiettivo salita di una categoria in un paio d’anni (era prima del lockdown..)
Ho avuto la fortuna di trovare nel Comitato un gruppo stupendo che anziché’ chiedersi (come spesso accade da queste parti, molto simili alle mie terre d’origine liguri) “chissà cosa c’e’ dietro”, mi ha accolto a braccia aperte e abbiamo lavorato da subito splendidamente, fino ad arrivare alla recente nomina a Presidente”.
Detto questo, essere primi oggi conta pochissimo, perché manca tantissimo tempo sia per la lunghissima pausa invernale (neanche in Russia la fanno cosi’ lunga..) sia per tutto il girone di ritorno… Comunque, ripeto, il nostro obiettivo è divertirci giocando a calcio ma anche essere competitivi … ma non abbiamo fretta… se non succederà’ quest’anno pazienza!”.
Oltre a un’ottima struttura tecnica, in entrambe le squadre si ammira un cementato gruppo. È questo il ‘segreto’ della doppia capolista?
“Sicuramente sì: siamo riusciti a portare a Melide l’anno scorso un gruppo di millennials (tutti in uscita dal settore giovanile del FC Lugano, che aveva rinunciato alla sua Under 21), che si sono cementati in maniera incredibilmente veloce con i ragazzi piu’”anziani” grazie soprattutto alla grandissima disponibilità’ di questi ultimi.
Il risultato, anche grazie ai mister che hanno condiviso da subito il progetto, e’ stato veramente eccellente: stiamo dimostrando che quando si parla di sport di squadra, non e’ solo un modo di dire…
Dopo un mezzo anno di prova (con una seconda parte di stagione già a punteggio pieno in Terza Lega), abbiamo poi completato la rosa con pochissimi innesti di qualita’ , uno dei quali e’ ovviamente fuori categoria (il “figliol prodigo” Mascazzini) … Ma tali innesti (ne seguiranno un paio per squadra in questa pausa) vengono sempre valutati con estrema attenzione dal sottoscritto per valutare la loro adattabilità’ allo spirito, prime donne e mercenari sono persone non grate…. Purtroppo siamo stati costretti all’esilio a Paradiso della prima squadra, perché il campo di Melide non e’ in condizione di ospitare incontri di calcio seri, ma speriamo di riuscire a fare qualcosa anche su questo fronte se il Municipio ci dara’ una mano”.
Lei segue da vicino le partite. In quale occasione le è piaciuta particolarmente la squadra?
“Io in questo anno e mezzo ho fatto il cuoco, il guardalinee, il magazziniere e molto altro… ma andava fatto, ora ci stiamo organizzando per essere adeguati ai traguardi che speriamo di raggiungere. La squadra mi e’ piaciuta moltissimo paradossalmente in una delle sconfitte più’ brucianti della stagione, quella in Coppa contro il Collina d’Oro dell’amico Balmelli, che poteva chiudersi sicuramente con un risultato migliore ma che ci ha visti, pur rimaneggiati, fare paura ad una squadra di “quasi” due categorie sopra la nostra. Una paura dimostrata dalla gomitata volontaria di uno dei loro giocatori più’ esperti (non più’ bravi eh, più’ esperti..) che ha spedito all’ospedale un nostro ragazzo con una sospetta lesione al timpano…”.
Chi vede come rivali alla promozione per Melide e Melide 2?
“Dal secondo al quinto o sesto posto sono tutte rivali… noi abbiamo solo il vantaggio che in teoria vincere dipende solo da noi… ma solo in teoria, perché vincerle tutte sarà molto molto dura e quindi speriamo che anche le altre facciano qualche passo falso”.