Balerna, Belvedere: “Tutti preziosi. Premiata la nostra umiltà. Il rigore? Per fortuna ho segnato, altrimenti…”

*Intervista a Luca Belvedere, SC Balerna

Luca, quali sono le sensazioni del giorno dopo? C’è il sapore di aver compiuto qualcosa di grosso?

“Le sensazioni sono bellissime… penso che in pochi siano riusciti a dormire tranquilli questa notte: tra acciacchi fisici per i piu’ vecchietti come me e l’adrenalina, nel nostro gruppo whatsapp ho notato che le ore di sonno sono state proprio poche. Siamo contenti di aver ottenuto un grande risultato, su un campo che permette di giocare a calcio contro una grandissima squadra come il Collina che non scopro di certo io. Siamo stati bravi”.

Ci avete sempre creduto nonostante il collina arrivasse all’appuntamento con i favori del pronostico?

“Si! Devo dire che dopo la sfida con il Malcantone il morale era alto. Come detto prima il Collina e’ primo con grande merito in campionato e ha dominato in lungo e in largo il campionato, ma sulla partita secca sapevamo di poter dire la nostra. Abbiamo fatto la nostra partita con umiltà, compattezza e qualità come volevamo e alla fine siamo stati premiati”.

È la fame ad aver fatto la differenza ieri sera?

“Non credo che sia stata la fame e fare la differenza perché conosco tanti ragazzi che giocano nel Collina e vi assicuro che sono sempre affamati di vittorie (questa e’ la loro forza). Mi piace focalizzarmi sulla mia squadra in quanto conosco il nostro spogliatoio e la nostra società, quindi ti dico cosa mi ha impressionato ieri sera del Balerna: tutti e dico tutti hanno dato il loro contributo alla causa. I 5 cambi sono stati decisivi e ci hanno aiutato, chi non e’ entrato e’ stato il primo a supportarci anche se solo a voce e tutto lo staff ci e’ stato vicino e ci ha spinto verso questa impresa. La SQUADRA la si vede in queste circostanze dove il NOI viene prima dell’IO e a Balerna e’ davvero cosi”.

Ci puoi raccontare cosa ti è passato per la testa al 92esimo prima di calciare il rigore?

“Bella domanda! Quando e’ stato fischiato il rigore ero a centrocampo. Due giocatori sono rimasti a terra e ti assicuro che la strada per arrivare al dischetto e l’attesa del fischio sono stati attimi lunghissimi (credo che siano passati 30 min nei quali ho rivisto tutta la mia vita, ride ndr). Sono onesto, non ho pensato a dove calciare il rigore, ma ho cercato di isolarmi dal contesto e dal peso di quell’ultimo pallone. Per fortuna ho segnato, altrimenti avrei dovuto pagare da bere a tutta la squadra per un po’ di settimane (e i ragazzi bevono)!”.

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