È un giorno particolare per mister Kazik Nicolò. Artefice del gran campionato del Gambarogno-Contone in 2LI, l’ormai ex allenatore rossonero ha deciso di rassegnare le dimissioni con effetto immediato in seguito “alla comunicazione societaria della mancata riconferma in vista della prossima stagione”, si legge in una nota del club.
“Non sono andato via perché la società ha deciso di non andare avanti con me. Quello è lecito e un diritto della società. La problematica sta nelle motivazioni sul perché. Sono motivazioni che centrano poco con il puro aspetto tecnico-calcistico, anche perché da quel lato è stato riconosciuto l’ottimo lavoro svolto”, afferma Nicolò a Laborsport.
“Il fattore scatenante è il fatto che, pare, non ci sia feeling a sufficienza tra l’allenatore e una parte dello spogliatoio. Allo staff è stata ‘imputata’ troppa serietà e troppa distanza tra le parti. Questo, a loro dire, avrebbe pregiudicato la permanenza di alcuni giocatori nella rosa del futuro”.
E ancora: “Da parte mia, è logico che così era praticamente impossibile continuare: mancano ancora cinque partite e se non era gradita la mia gestione non avrei avuto le motivazioni per andare avanti. Ed ecco perché ho deciso di interrompere con effetto immediato. Chiaro, fa strano perché le motivazioni sono un po’ in contrasto con quello che è l’aspetto sportivo. Penso che se ci fosse tutto questo ‘casino’ non avremmo raggiunto questi risultati. Non da ultimo la partita pazzesca di Coppa a Taverne e i buoni risultati sportivi acquisiti fino ad oggi”.
“Devo dire che ci siamo lasciati bene. Ieri ho avuto modo di parlare alla squadra e ringrazio la società per avermi dato l’occasione di allenare in una categoria superiore. Auguro a ragazzi e società di continuare alla grande questo campionato e che il lavoro svolto venga premiato con un grande sorteggio in Coppa Svizzera”.
