È d’Oro, una volta di più. È d’Oro la medaglia ed è Oro il Collina. Brilla del colore dell’eccellenza la squadra di Omar Balmelli, alla seconda promozione consecutiva.
Brilla nella notte squarciata da tuoni e lampi, gli stessi che annunciano al Ticino che qualcosa di grande è stato compiuto.
Impresa scontata, direte. Perché – sulla carta – non ci sono mai stati dubbi su chi dovesse dominare il campionato. Ma vincere non è mai scontato. Farlo a ripetizione, ancora di meno. Nell’anno trionfale dei luganesi i meriti sono da spartire dalla testa ai piedi.
Da una società seria, ambiziosa e organizzata, allo staff tecnico, guidato dal quel Omar Balmelli a cui affideremmo – più di chiunque altro – il timone di una nave in tempesta. Calma, pacatezza, lucidità e competenza. Caratteristiche che hanno permesso a un gruppo di fuori categoria e mai sazi di successi di primeggiare dall’inizio alla fine.
Giù il cappello a una squadra che insegna al nostro calcio che prima di vincere devi essere vincente. Questione di mentalità di un gruppo che merita la standing ovation se solo le parole potessero parlare.
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