Melide, pres Imperato: “Promozione bella emozione, sono grato a tutti. Peccato non poter fare più il guardalinee”

Gianfranco Imperato ha un sorriso a trentadue denti. Il suo Melide si è laureato campione del Gruppo 1 di Terza Lega. Primato meritato, figlio di una programmazione partita da lontano e che premia ‘pres’ Imperato, sempre a bordo campo (bandierina in mano) a seguire i suoi. Mai un atteggiamento sopra le righe e mai una parola fuori posto. Con lui abbiamo scambiato due chiacchiere.

Presidente, sicuramente è un presidente felice. È arrivata la promozione. Quali sono le sue sensazioni a mente fredda?

“Una piccola grande emozione. Mantenere le promesse è sempre bello e io avevo promesso la promozione in due anni…. La realtà e che ce l’abbiamo fatta in un anno e mezzo ( causa covid)”.

È stata un’orchestra che ha funzionato a meraviglia, dalla società allo staff e la squadra. Di questa annata cosa si porterà dietro?

“Il sentimento di amicizia e affetto tra tutti i componenti del club.. qualcosa che penso ci porteremo dietro per la vita… più ancora del campionato vinto. Sono davvero grato a tutti, dai membri del comitato che mi hanno accolto senza pregiudizi ( in particolare , senza offesa per nessuno, il vice presidente Tato Taglioni, l’immortale Bosco e l’ex presidente Chrys Poretti) ai fratelli Shala che hanno accettato la sfida sulla base solo della mia parola, ai giocatori, bravi, seri e impegnati come nessuno…tra portoghesi, italiani, svizzeri, argentini, serbi, croati, kosovari e albanesi abbiamo creato un melting pot da fare invidia all’Onu!!!! speriamo di continuare cosi”.

Lei non si è mai perso una partita. Qual è stata quella che più l’ha soddisfatta?
“Paradossalmente la sconfitta con il collina d’oro in Coppa… immeritata e contro la star della seconda lega… che ha davvero avuto paura di non farcela nonostante da noi mancasse uno dei giocatori più rappresentativi: Bubu Mascazzini”.

Cosa dobbiamo aspettarci ora dal Melide in 2a?

“Io ho confermato in blocco staff e rosa, se accetteranno di continuare per passione e non per soldi penso che potremo fare bene anche in seconda. La politica societaria però rimarrà identica, coerente con il concetto di calcio amatoriale che piace a noi, ovviamente con tutto il rispetto per chi la vede diversamente…”.

Vuole dedicare due parole a mister Shala?

“È un ottimo allenatore e una persona per bene. Lo soprannominero’ Embolo per la sua proverbiale maniera di vivere i 90 minuti in panchina! Ha accettato l’incarico fidandosi della mia sola parola… pur sapendo che ero all’esordio dirigenziale… abbiamo avuto entrambi ragione anche a dispetto di qualche dubbio iniziale di alcuni addetti ai lavori. Ha un fratello (Rijat) che credo sia più napoletano che kosovar , matto come un cavallo ma grandissimo aggregatore e catena di trasmissione tra Mirsad e lo spogliatoio…”.

Pres, però l’anno prossimo c’è la terna arbitrale…
“Peccato che non potrò più seguirli da vicino facendo il guardalinee… ma troverò il modo, magari farò il massaggiatore o la pon pon girl”.

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