Di Riccardo Vassalli
“Sì, sarà pure misteriosa e tenebrosa. Quando vuole fa paura. Ma ti abbraccia e ti difende se l’ascolti. Se ti nascondi e cerchi dentro lei la forza per andare avanti. E non tradirla con il sole e i raggi”. Solo i diretti interessati potranno toglierci il dubbio, ma la domanda sorge spontanea: come hanno trascorso la notte Simone Pichierri e Alex Djuric? I due allenatori finalisti di Coppa Ticino (in programma questa sera a Magadino), forse, se lo racconteranno prima della partita, prima di sfidarsi a colpi tattici e contromosse sul campo. Forse rimarrà un segreto.
Fin quando scaramanzia e riti vari non conteranno più, almeno. Solo per uno dei due, chiaramente. Ci sarà un vinto e un vincitore. Perlomeno sugli albori, perché la finale di stasera tra Balerna e Arbedo è già una vittoria per entrambe. Per il percorso, per la caratura degli avversari che hanno estromesso in semifinale e per il solo fatto che in finale ci arriva solo chi ha compiuto un percorso netto.
Però è anche vero che la retorica conta fino a un certo punto. Balerna e Arbedo la storia la vogliono scrivere ed esserne protagonisti. Samuel Eto’o direbbe che “le finali non si giocano, si vincono”. Oggi è il pensiero comune di giocatori e staff delle due finaliste. Anche perché la vetrina di stasera affaccia su un panorama ben più prestigioso. Non c’è solo la Coppa Ticino da conquistare, ma anche l’accesso al tabellone principale di Coppa Svizzera. Qualcosa di straordinario per Balerna e Arbedo.
Entrambe arrivano con l’umore a mille alla sfida. Djuric sogna di emulare Davide Riva, che la coppa nel 2016 l’ha alzata proprio in faccia – ironia della sorte – al Balerna. Il Balerna prepara la vendetta, portandosi nel cuore lo sguardo mesto di un Mattia Croci Torti, all’epoca allenatore dei momò, che soltanto sei anni dopo di Coppa (Svizzera) ne è diventato eroe di un Cantone intero.
Di quel 2016, dell’Arbedo non è rimasto nessuno in squadra. Il Balerna ci riprova con Vaghi, tra i pali anche il 31 maggio del 2016, e con Pichierri, sette anni fa titolare a centrocampo. Il resto sarà storia del futuro che parte dal presente.
Boa sorte! Ci vediamo a Magadino.