È finita. Addio Chiasso

Fine. Giù il sipario. La storia del Chiasso è finita, anche se continuerà a vivere nel cuore e nella memoria di tifosi e appassionati. Sì, perché chiariamolo fin dalle prime righe: il Chiasso (soprattutto in momenti come questi) appartiene ai tifosi e alla sua gente.

Pochi sì, ma sempre presenti e mai domi di sostenere i propri beniamini. In casa e in trasferta, sempre in prima linea. Gente che ha messo sempre i colori rossoblù sopra a ogni cosa. Gente che meritava tutt’altro rispetto di quello ricevuto. A loro va il primo pensiero di questa triste giornata.

Nell’aula della Pretura di Mendrisio si è scritta la pagina più triste di una storia lunga 118 anni. Una storia di successi, di sofferenze, di imprese, di gioie e delusioni. La fine del Chiasso, però, si intravedeva da tempo. Troppo deficitaria la conduzione societaria degli ultimi anni e troppi i punti d’ombra rimasti tali. L’elenco sarebbe lungo, se non infinito. Ad ognuno la libera interpretazione.

Onore e rispetto a giocatori e staff che hanno fino alla fine dei giorni sopportato e onorato la causa con professionalità, abnegazione e spirito di squadra. Onore a una piazza che il calcio vero l’ha respirato, vissuto e fatto vivere. Onore al passato del Chiasso.

Ci rivedremo, caro Chiasso.

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