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Quella dello scorso 6 giugno può essere considerata la serata delle prime volte. O quasi, almeno. Il massimo livello del calcio svizzero perde un pezzo di storia: a distanza di 17 anni dall’ultima volta, infatti, il Sion del vulcanico presidente Constantin retrocede in cadetteria. I vallesani di Balotelli, Ziegler, Zuffi e compagnia cadono nella doppia sfida di spareggio contro lo Stade-Lausanne, che alle 22:19 del 6 giugno festeggia, invece, la prima storica promozione in Super League.
La fama di “mangia-allenatori”, Constantin l’ha sempre avuta. Quando le cose non vanno, di norma, il primo a pagare è sempre l’allenatore. Il presidente più discusso della lega, però, quest’anno ha voluto superarsi. Sono stati ben quattro gli avvicendamenti sulla panchina del Sion nell’appena conclusa stagione. Iniziata la stagione con Paolo Tramezzani come guida tecnica, l’ex Lugano è stato sostituito da Fabio Celestini, altro allenatore noto a Cornaredo. Celestini in carica ci è rimasto per 102 giorni prima di essere rimpiazzato prima dal presidente stesso che ha guidato la squadra in Coppa Svizzera contro il Lugano e poi da David Bettoni. Sembrava poter essere lui l’uomo della svolta in casa Sion, ma il suo incarico è durato ancora di meno: Bettoni è stato sollevato dall’incarico 70 giorni dopo l’annuncio. Le ultime, e flebili, speranze di salvezza sono state affidate alla conduzioni di Paolo Tramezzani, che ha tentato invano di guidare una squadra allo sbaraglio al mantenimento della categoria.
Balotelli e Ziegler al centro delle critiche
Missione fallita e per i biancorossi è ora il tempo delle valutazioni, di capire gli errori commessi e, forse, porvi rimedio. I tifosi non hanno mai gradito l’impronta con cui è stata costruita la squadra: a partire dall’ingaggio di Mario Balotelli, giunto in Super League con le più alte aspettative, ma rimasto praticamente a bocca asciutta. L’ex nazionale italiano ha messo a referto soltanto sei reti in 19 partite, di cui la metà (3) su calcio di rigore. Un rendimento insufficiente che ha causato polemiche e proteste da parte di una frangia di sostenitori vallesani. Bersagliato dalle critiche anche il rendimento di Reto Ziegler. Il terzino ex Lugano si è trasferito oltre Gottardo nella sessione invernale di mercato per portare esperienza e qualità sulla fascia. Che qualcosa non ha funzionato nel suo secondo matrimonio in Vallese è stato chiaro quando ha attaccato per mezzo stampa il presidente e, soprattutto, quando nella serata che decideva le sorti del Sion è stato sostituito all’intervallo per fare posto a un 20enne del vivaio.