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Lorenzo e Nicola Padula sono appena giunti al termine di una stagione vincente per entrambi. Se Nicola, pur essendo il fratello anagraficamente più giovane (28 anni), ha già maturato una consistente esperienza sulle panchine del calcio regionale e interregionale, Lorenzo (31 anni) ha appena iniziato il suo percorso di allenatore affiancando Francesco Sala nella gestione del Basso Ceresio 1. Dall’avvento della coppia Sala-Padula, i giallorossi hanno ottenuto due promozioni in due anni, ponendo di fatto il duo di allenatori tra i più vincenti per quelle che sono le loro esperienze. A proposito di successi, Nicola ha invece recentemente alzato al cielo la Coppa Ticino con il suo Malcantone, un risultato che comprova l’ottimo lavoro svolto dall’allenatore classe 1995, già noto ai più. Insomma per quest’ultima stagione il montepremi è stato decisamente un affare di famiglia. Al termine della competizione che ha appena visto il Basso Ceresio 1 salire di categoria, abbiamo chiesto a Lorenzo quali fossero le sue impressioni e le sue intenzioni future.
Lorenzo, che voto dai alla stagione appena terminata?
“A livello di risultati non posso che dare 10, la promozione ha completamente ribaltato ogni mia previsione iniziale. Da neo promossa, nella mia testa, dovevamo procedere per step durante la stagione.
Puntare alla salvezza come punto di partenza poi, se i risultati fossero stati migliori, giocarci le nostre chance. Fortunatamente tutte queste idee abbiamo presto dovuto gettare all’aria il nostro piano iniziale per concentrarci esclusivamente sul gradino più alto del podio.”
Ti saresti aspettato un’annata così positiva?
“Mi aspettavo una stagione positiva perché il gruppo di giocatori a disposizione aveva ed ha qualità importanti. A inizio stagione mi sarei aspettato comunque una stagione positiva perché ero certo delle importanti qualità dei giocatori a disposizione. Grandi uomini prima ancora che bravi giocatori. Il risultato è comunque andato oltre le più rosee aspettative e questo mi ha reso estremamente orgoglioso.”
Qual è stata la lezione che ti ha lasciato quest’ultima stagione?
“Diciamo che non ho imparato una lezione specifica ma un insieme di piccole lezioni. Ho capito dove poter migliorare per il futuro, devo lavorare sulla comunicazione con i ragazzi e negli specifici momenti della stagione. In generale mi piacerebbe essere abile a mantenere sempre il gruppo unito.”
Estratto dell’articolo che uscirà sulla rivista Calcio Ticinese