Il fumo dei sigari “annebbia” vetri e spogliatoi del centro sportivo dell’Iliria, che ha provato a vendere cara la pelle. Ma per al Locarno è bastata un’andata sontuosa per mettersi in tasca la promozione in Seconda Lega Interregionale. Ci sono sorrisi, balli, cori e una meritata festa: le Bianche Casacche sono tornate. Lì, dove era finito il sogno. Lì, dove adesso ricomincia. E forse il bello viene (o verrà) ora. La storia del Locarno reclama altre categorie, ma quello è un futuro tutto da scrivere. E poi la storia la scrivono gli Uomini. Volutamente con l’iniziale maiuscola.
Cinque anni dopo, il Locarno torna in Seconda Lega Interregionale. Lo fa con giocatori fuori categoria, che hanno fatto sembrare semplici anche delle finali attese da oltre due mesi. Lo fanno, però, con Remy Frigomosca: c’era al momento del fallimento e c’è nel giorno della promozione. Ma c’è sempre stato. Perché a lui è toccato onore e onere di guidare il Locarno dalla Quinta alla Seconda Interregionale. Un allenatore di Certaldo direbbe “uomini forti, destini forti”.
Ci piace pensare che si sta godendo anche un buon sigaro “pres” De Bernardi, il primo a prendere in mano il comitato dopo il fallimento è deceduto troppo presto per non vedere la scalata tanto sognata. Siamo sicuri, pres, che te la sei goduta tutta.
Ma hanno vissuto i momenti più bui anche capitan Ziccardi, Mate Bilinovac e Sebastian Tirelli, oggi presenti nella missione di riportare il Locarno più in alto possibile. E senza voler escludere nessuno, oggi è il giorno di tornare a respirare e battere le mani a chi si adoperato in qualsiasi forma per tornare a far splendere una bellissima realtà. Ora, finalmente, lo possiamo dire: il Locarno è tornato.