C’è voglia di Chiasso. Il futuro è già qui

Di Riccardo Vassalli

C’è una linea netta che spezza il passato dal futuro. È il presente del Chiasso di Armati e dell’entusiasta comitato a cui spetta il compito di far splendere ancora i colori rossoblù nell’Olimpo del calcio svizzero. Si parte dai piedi della scala, che oggi si chiama Quarta Lega. Ma la categoria è quasi indifferente, perché il Chiasso è il Chiasso a prescindere dagli avversari con cui si misura.

Entusiasmo è la parola chiave. Quello che genera il giovane, dinamico e locale comitato, fatto di giovani e appassionati. Giovani che il rossoblù lo hanno come stile di vita, lo hanno conosciuto e respirato. E ora ne partecipano alla ripartenza.

Una ripartenza che è già scattata in casa del Sant’Antonino per il preliminare di Coppa Ticino (vittoria per 0-5), ma non sarà la stessa cosa di domani. A Chiasso si è tornati a respirare calcio, quello vero. Fehr, Martinelli, Manicone, Morganella, Righetti, Pain e compagnia sono trattati alla stessa stregua dei calciatori più importanti che hanno calcato il Riva IV.

È proprio il terreno da gioco rossoblù si prepara a ospitare la prima sfida ufficiale della ripartenza. L’antipasto estivo ha detto che sì, c’è voglia di…Chiasso.

Meroni e i suoi uomini si preparano ad affrontare il debutto casalingo. Avversario per il ballo d’apertura l’Arzo di Di Vincenzi. Da giorni, in città campeggiano gli striscioni dei tifosi: “1.9.23, tutti al Riva IV”. La data è quella di un nuovo inizio dell’era rossoblù.

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